Psicologo, psichiatra, psicoterapeuta

Come studentessa prima e come psicologa e psicoterapeuta poi, mi è capitato spesso di sentire frasi del tipo:

“Lo psichiatra cura i matti, lo psicologo si occupa di problemi minori, no?”

… no.

Affermazioni del genere da un lato fanno sempre un po’ sorridere, dall’altro suggeriscono quanto sia grande la confusione e l’ingenuità che circondano la nostra professione.

Per mettere un po’ in ordine le idee e fugare per quanto sia possibile ogni dubbio, vorrei innanzitutto chiarire che la prima fondamentale differenza tra uno psichiatra e uno psicologo sta nel fatto che lo psichiatra è un laureato in medicina specializzato in psichiatria e come medico può prescrivere medicine ai suoi pazienti; lo psicologo è laureato in psicologia e può collaborare con diverse figure professionali, tra le quali lo psichiatra, ma non può in alcun modo sostituirsi a lui per quanto riguarda le prescrizioni farmaceutiche a meno che non sia anche medico.

Chiarita questa, a mio avviso, fondamentale differenza, possiamo cercare di comprendere la distinzione tra laureato in psicologia, psicologo e psicoterapeuta.

Psicologo, psichiatra, psicoterapeuta - Paola Coacci psicologa psicoterapeuta Pesaro Urbino

Chi è chi

Per praticare la professione di  psicologo il primo passo è iscriversi a un corso di laurea in psicologia. In seguito alla riforma universitaria le lauree, da quadriennali o quinquennali (come quella in psicologia), hanno subito un mutamento e sono state suddivise in un triennio generale e un biennio specialistico. Ciò premesso andiamo ad analizzare le varie figure professionali (non mediche) che possiamo incontrare.

Laureato in psicologia: è uno studente che dopo un regolare corso di studi quinquennale ha conseguito la laurea ma non è ancora abilitato all’esercizio della professione. Il titolo che si può conferire a tale figura è quello di dottore in psicologia.

Dottore in scienze psicologiche: a differenza dello psicologo con laurea quinquennale, ha conseguito una laurea di tre anni, ha effettuato un successivo tirocinio di almeno 6 mesi e superato l’esame di Stato che consente l’iscrizione all’Ordine (Sezione B dell’Albo); può operare sotto la supervisione di uno psicologo iscritto alla sezione A.

Psicologo: è un professionista che, dopo aver svolto un regolare corso di studi quinquennale, ha conseguito la laurea in psicologia. In seguito ha svolto un tirocinio della durata di un anno presso strutture convenzionate sotto la guida di un tutor e ha sostenuto un esame di Stato per poi iscriversi all’ Ordine degli Psicologi (Sezione A dell’Albo). La professione comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, il sostegno psicologico, ma lo psicologo non può fare psicoterapia.

Psicoterapeuta: è uno psicologo o un medico che ha frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia riconosciuta dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) della durata minima di 4 anni al termine dei quali ha sostenuto un esame finale volto all’abilitazione all’esercizio della psicoterapia. Durante i quattro anni di studio lo psicoterapeuta in formazione ha svolto attività di tirocinio sotto la guida di un tutor psicoterapeuta. Al termine del suo percorso si è iscritto all’elenco degli psicoterapeuti. Alle scuole di specializzazione in psicoterapia possono accedervi psicologi regolarmente iscritti all’albo o medici. Lo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci di alcun genere, nel caso in cui ciò capiti non è la professione di psicoterapeuta ad autorizzarlo ma è il fatto di essere un medico.

Detto questo, spero di aver fatto un po’ di chiarezza tra queste terminologie spesso confuse tra di loro.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.